Sull’isola di Ventotene è crollato il costone di una roccia. E questa volta è stato lo stesso Comune a definire impressionanti le immagini che documentano la frana. Ad andare giù, lunedì 21 settembre, è stato il costone roccioso in località Moggio di terra, nei pressi di Punta dell’Arco, un’area tenuta sotto stretto controllo e monitorata anche con l’utilizzo di droni, proprio per la paura che potesse crollare qualcosa. Questa situazione di allerta ha evitato la presenza di persone nella zona, pattugliata costantemente anche dalla Guardia costiera per tenere a distanza le imbarcazioni. La frana però ha distrutto la strada che conduce a Capo dell’Arco e ha isolato un albergo, 15 abitazioni e un circolo velico.
Subito dopo aver appreso del grave crollo, la Commissaria straordinaria del governo Silvia Costa ha chiamato il sindaco dell’isola esprimendo a lui e alla comunità di Ventotene tutta la sua solidarietà e vicinanza. Subito dopo si è messa in contatto con le competenti strutture regionali, primo fra tutti l’Assessore regionale Alessandri, che si è messo a disposizione del Sindaco con cui segue la evoluzione della situazione. La commissaria ha commentato sul nuovo sito istituzionale del progetto di recupero dell’ex carcere di Santo Stefano in Ventotene: “Risulta oggi sempre più evidente come non siano più procrastinabili gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico in particolare nella zona già da tempo attenzionata, così come per tutte le emergenze ed esigenze di sicurezza del territorio isolano”.
Sempre a Ventotene, il 20 aprile di dieci anni fa, un crollo sulla spiaggia di Cala Rossano uccise due giovani studentesse romane in gita scolastica, Sara Panuccio e Francesca Colonnello, di 13 e 14 anni. Da allora larghissima parte della costa è stata dichiarata zona rossa e resa off limits.
(g.c.)