Silvia Costa, Commissaria straordinaria del governo per il recupero dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano, il 30 agosto ha illustrato a una delegazione di parlamentari europei l’avanzamento del progetto che intende costituire una “Scuola di alti pensieri” intitolata a David Sassoli.
Alla visita hanno preso parte Domenec Ruiz Devesa (S&D), relatore del Rapporto del Parlamento europeo sull’educazione civica europea, Alin Mituta (Renew), Brando Benifei (S&D, capodelegazione del Pd), Pietro Bartolo (S&D, delegazione Pd) Thijs Reuten (S&D) insieme a François Mennerat (UFE), Dafni Gougou (EC), dell’Intergruppo Spinelli del Parlamento europeo e Fabio Massimo Castaldo (Movimento 5 Stelle).
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La Commissaria Silvia Costa insieme alla delegazione degli europarlamentari sta effettuando una visita all ex carcere, per illustrare gli avanzamenti del progetto di recupero e dei lavori dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano di Ventotene.
Info: https://t.co/3JgOM0SUwl pic.twitter.com/xyt1UmE8ah— Commissario CIS Santo Stefano-Ventotene (@CisSantoStefano) August 30, 2022
Questo appuntamento si inserisce nel programma delle giornate dedicate al futuro dell’Europa, iniziate il 28 agosto con l’incontro ‘Le nuove sfide per l’Unione Europea dopo la Conferenza sul futuro dell’Europa’ nell’ambito del 41° seminario annuale del Movimento Federalista Europeo. Nello stesso giorno è avvenuta la cerimonia di svelamento della targa dedicata a ‘Ventotene capitale morale dell’Europa’ per ricordare la risoluzione approvata il 6 aprile scorso dal Parlamento europeo. Oggi, 31 agosto, è stata inaugurata presso il giardino archeologico di Ventotene la ‘Panchina europea’ dedicata a David Sassoli, su iniziativa della Commissaria Costa con il presidente del Movimento Giovanile dei Federalisti europei Matteo Gori e con il sindaco Carmine Caputo.
“Dopo la risoluzione del 6 aprile – ha detto Silvia Costa – è altamente significativo rafforzare il ruolo di Ventotene anche con il progetto di recupero dell’ex carcere, considerando il suo potenziale di diventare un centro di riferimento permanente per lo scambio culturale, gli eventi pubblici, le mostre e i dibattiti. Ricordo come il progetto ne prevede la trasformazione in un centro dedicato alle nuove generazioni europee sia come luogo espositivo museologico sulla storia bicentenaria (e le storie) del carcere ma anche dell’evoluzione in Italia e in Europa dei diritti umani, della civiltà giuridica e della pena, sia per favorire esperienze e iniziative culturali, ambientali e creative”.
“Questo progetto ha un grande valore culturale, sociale, storico, politico in un momento in cui l’Unione europea affronta sfide straordinarie e una guerra ai propri confini”, ha commentato l’europarlamentare Brando Benifei (S&D, capodelegazione del PD) a margine della visita all’ex ergastolo. “Rendere fruibile alle persone, soprattutto ai giovani, l’ex carcere di Santo Stefano ha un grandissimo valore perché può diventare un simbolo e uno strumento di costruzione di un nuovo tassello della cultura europea”.
L’europarlamentare Domenec Ruiz Devesa (S&D) ha aggiunto: “Rappresenta una grande opportunità per l’Europa. Anche perché è dedicato alla memoria di David Sassoli che ha presieduto l’Assemblea comunitaria”.
“Santo Stefano racconta una storia europea, la storia dell’evoluzione dei diritti umani – ha aggiunto Alin Mituta (Renew) – Ci sono molti prigionieri politici in tutta Europa, anche nel mio Paese, la Romania. Per questo si tratta di un progetto molto importante per la storia europea”, ha concluso. “Sono rimasto molto colpito da questa visita, penso che dobbiamo imparare dal passato. Il recupero di questo carcere può essere un esempio di come le persone venivano trattate in questa prigione. Se infatti non trattiamo i prigionieri come esseri umani, allora non siamo migliori degli stessi criminali”, ha dichiarato Thijs Reuten (S&D).