Associazione per Santo Stefano in Ventotene ONLUS

Il Commissario Macioce: fine dei lavori per il 2031, "lotto funzionale" a Ventotene

  • Giulia
  • Nessun commento

Il Commissario Macioce: fine dei lavori per il 2031, “lotto funzionale” a Ventotene

Il 2031 come data di fine dei lavori a Santo Stefano e la soluzione del “lotto funzionale” sull’isola di Ventotene. Sono queste le due più grandi novità illustrate dal Commissario straordinario di governo per il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ex carcere borbonico, Giovanni Maria Macioce, in un incontro pubblico con la comunità estesa di Ventotene che si è tenuto il 7 marzo nella Biblioteca Nazionale di Roma. L’appuntamento è stato il primo dall’insediamento di Macioce dopo la fine del mandato di Silvia Costa. Il restauro e la valorizzazione, nella sua interezza, non saranno conclusi prima del 2031: è stata infatti stabilita una nuova tempistica per ogni tappa intermedia del progetto. Per il 2025 è prevista la messa in sicurezza del Panopticon, per l’anno successivo la messa in sicurezza della falesia e soltanto nel 2028 sarà operativo l’approdo della Marinella. E sarebbero 49 i milioni di euro ancora da spendere per il progetto di recupero, al netto dello stanziamento iniziale di 70 milioni da parte del governo: 21 milioni infatti sono già stati impegnati per l’elisuperficie, i lavori di messa in sicurezza di somma urgenza, lo studio di fattibilità, la progettazione dell’approdo, i costi del soggetto attuatore (Invitalia) e della struttura commissariale.

Il progetto cambia non soltanto nei suoi tempi, ma anche nelle sue modalità: Macioce ha illustrato infatti il ‘lotto funzionale’. “Questa soluzione, che è stata autorizzata dal Tavolo istituzionale permanente il 5 dicembre, non ruberà nulla al progetto iniziale, anzi, lo integrerà”, ha detto il Commissario, che ha immaginato questa opzione per risolvere i problemi legati all’imprevedibilità del mare che spesso non permettono ai turisti di raggiungere l’isolotto di Santo Stefano e per garantire il funzionamento destagionalizzato del futuro polo culturale di Santo Stefano. L’Agenzia del Demanio ha individuato per la realizzazione del ‘lotto funzionale’ un’area pubblica demaniale che coincide con quella che una volta era una parte della cittadella confinaria dove sorgevano i cameroni dei confinati e che oggi è il campo sportivo. Nella progettazione del ‘lotto funzionale’ sono state inserite nuove idee da realizzare, quindi, sull’isola di Ventotene: aule per la convegnistica da sfruttare in caso di meteo avverso; la presidenza e gli uffici della Fondazione; la “scuola di alti pensieri” nel nome dell’ex presidente del Parlamento europeo David Sassoli; il cosiddetto “gemello virtuale”, cioè la versione digitale, inclusiva e immersiva del polo museale che sarà costruito a Santo Stefano; aule per l’alta formazione; una nuova sede per l’archivio dell’ex carcere di Santo Stefano, che si trovava nel carcere di Cassino ed è attualmente all’Archivio di Stato di Latina, e spazi dedicati alla comunità. In questa ultima categoria rientrano un laboratorio per tramandare l’arte di costruire mongolfiera – “Ma sono ben accette nuove proposte dai ventotenesi”, ha chiarito Macioce – e una sala proiezioni dove mandare in onda filmati sulla storia di Santo Stefano e Ventotene, ma che potrebbe diventare nella stagione estiva un vero e proprio cinema, dato in gestione al Comune, dal momento che sull’isola non ne esiste uno. Da valutare anche l’integrazione nel lotto funzionale di un polo sportivo: “Ho parlato direttamente con il ministro dello Sport Abodi, che verrà sull’isola il 15 marzo per partecipare alla discussione”, ha aggiunto Macioce.

Il Commissario ha poi spiegato che il 23 marzo ripeterà l’incontro anche a Ventotene, per le persone che non sono riuscite a essere presenti a Roma e organizzerà, per lo stesso giorno, una giornata della conoscenza per tutti i ventotenesi con una visita anche a Santo Stefano. “Io ho soltanto due referenti – ha detto – uno è il governo, che è informatissimo su ciò che succede, l’altro è la comunità dell’isola, con cui ammetto di aver avuto pochissime interlocuzioni, ma sono loro i padroni di casa, devono dire la loro opinione ed essere aggiornati su quello che succede”.

Dopo l’intervento del commissario ha preso la parola il sindaco di Ventotene Carmine Caputo e, subito dopo, per la nostra associazione, Pier Vittorio Buffa. Dopo aver illustrato l’attività dell’associazione, Buffa ha espresso la preoccupazione che costi, ostacoli e ritardi possano sempre più allontanare nel tempo un completo e funzionale recupero dell’ex-ergastolo soprattutto per l’impossibilità che si profila di una sua reale sostenibilità economica.  Ha poi posto due domande al commissario. La prima su come verranno allocate le risorse finanziarie ancora disponibili, i 49 milioni, come verranno cioè distribuite tra il recupero dell’ex ergastolo e il lotto funzionale. La seconda su cosa è previsto venga realizzato sull’isola di Santo Stefano. A quest’ultima domanda il commissario ha risposto che si farà quello che era stato previsto, dal recupero della casa del direttore, alla sistemazione del cimitero, alle aule e al museo nel panopticon. Sulle risorse finanziarie il commissario ha precisato che prima si dovrà procedere con la progettazione, che al momento è ferma. “Non si sa ancora quante persone potranno salire al carcere: un conto è se ne potranno salire cinquantamila, se ne saliranno di meno i costi saranno minori”. Comunque “tutto ciò che era programmato, ad eccezione della residenzialità, cassata dalla conferenza dei servizi, resterà”.

Hanno poi preso la parola altri partecipanti all’incontro tra cui Anna Impagliazzo, Paolo Cutolo, direttore della Biblioteca Maovaz, e il regista Salvatore Braca.

 

Fotografie per gentile concessione @comunicazionecommissariosantostefano/ventotene

 

Author: Giulia

Lascia un commento

css.php
Translate »