Associazione per Santo Stefano in Ventotene ONLUS

Iniziati i lavori più urgenti per il recupero dell'ex ergastolo di Santo Stefano. Le immagini

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Iniziati i lavori più urgenti per il recupero dell’ex ergastolo di Santo Stefano. Le immagini

Oggi, 11 novembre, sono iniziati i lavori all’ex carcere di Santo Stefano in Ventotene. Silvia Costa lo ha annunciato sul suo profilo Facebook scrivendo: “Oggi sull’isola di #SantoStefano/Ventotene iniziano i lavori in somma urgenza per mettere in sicurezza alcuni parti dell’ex carcere borbonico a rischio di crolli. Il primo passo, un nuovo inizio per un progetto di recupero affascinante e sfidante. Come #CommissariadelGoverno ringrazio le Amministrazioni coinvolte e collaborative, Invitalia, il RUC, il mio team e il Governo per la fiducia”.

Il via libera per iniziare i lavori più urgenti, per mettere in sicurezza il carcere e l’approdo della Marinella, era stato dato dall’ultimo tavolo istituzionale. Si tratta dei lavori definiti di “somma urgenza” all’interno dell’edificio, sulle torrette e sugli archi delle celle, le parti in pratica che sono – secondo la relazione di Invitalia – più deteriorate e a rischio crollo. Negli stessi giorni anche l’approdo della Marinella verrà messo in sicurezza per garantire un accesso sicuro agli operai e al personale incaricato per lo scarico dei materiali necessari per gli interventi. Il Tavolo ha stabilito un tetto di 300.000 euro di spesa per questi primi lavori.

“Un grande lavoro di squadra – dichiara Silvia Costa – ha caratterizzato questi mesi nei quali con il supporto del dott. Giampiero Marchesi, responsabile unico del contratto, la collaborazione del team di Invitalia e della Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti ed il Comune di Ventotene, sono stati effettuati sopralluoghi, rilievi ed indagini propedeutici per i futuri interventi di “messa in sicurezza” degli edifici e degli approdi, della Marinella e dello Scalo 4, sull’isola di Santo Stefano. Da oggi sull’isola, abbandonata da cinquanta anni, si vedranno i primi segnali dei lavori, dell’attenzione riservata al carcere, alle sue pertinenze, nel rispetto della sua storia di dolore e di conservazione dell’autenticità dei luoghi stessi”.

(g.c.)

Author: Giulia

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