Il progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere di Santo Stefano prende la rincorsa. Oggi si è riunito il Tavolo istituzionale permanente del Contratto di sviluppo S. Stefano-Ventotene, presieduto dal Commissario straordinario del governo Silvia Costa, in una riunione telematica che ha visto tra i partecipanti anche il Sottosegretario di stato alla Presidenza del consiglio dei ministri, Riccardo Fraccaro, il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, e il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano. “Con il vento nelle vele, sia per S. Stefano-Ventotene il momento della Rinascita da tempo attesa”, ha detto Costa.
Ora il progetto ha un piano operativo e un cronoprogramma che mette in agenda le prossime tappe fino alla fine dell’anno prossimo: l’avvio della progettazione e dei lavori per la messa in sicurezza, la realizzazione degli approdi e lo studio di fattibilità, nel confronto con associazioni, esperti e partners istituzionali. “Tre azioni che porteremo avanti in parallelo fino al 2021/22, cui seguirà la realizzazione del progetto finale”, dice Silvia Costa. La firma, avvenuta ieri, dell’accordo tra Mibact e Invitalia, come attuatore unico del Contratto di Sviluppo, ha consentito la partenza dei lavori e può dare il via agli interventi che riguarderanno la messa in sicurezza, la manutenzione straordinaria di tutto l’edificio dell’ex carcere, comprendendo anche l’area del Cimitero, gli approdi, le strade e i sentieri.
Questa rincorsa, se tutto andrà come previsto, consentirà di mettere in sicurezza i 70 milioni di euro a disposizione del progetto. Il rischio di perdere le risorse sembra sventato anche grazie al confronto tra Silvia Costa e il ministero della Coesione territoriale: “Siamo riusciti a ottenere che per il progetto di Santo Stefano-Ventotene – spiega Costa ad AgCult al termine della riunione del Tavolo – sia esclusa la possibilità di riprogrammare (e quindi ridestinare) le risorse ad esso assegnate”.
Forte accelerazione anche sulle prossime scadenze: entro un mese si dovrà tenere la conferenza dei servizi, entro due mesi i rilievi, entro dicembre il bando, che sarà pubblicato da Invitalia, per la messa in sicurezza. L’auspicio del Commissario è che “tutte le amministrazioni accelerino i propri compiti in uno spirito di servizio e di condivisione”. E anche i due ministri hanno detto la loro sull’ex carcere borbonico. Provenzano in collegamento dalla Sicilia dove si è recato a seguito dello sfregio alla Porta d’Europa di Lampedusa, ha commentano: “Che il carcere diventi l’emblema di un luogo di luce”. Mentre per Franceschini “Tutti dovrebbero visitare l’ex carcere di Santo Stefano in Ventotene. Non c’è luogo più simbolico di questo in ambito europeo”.
Proprio per questo, l’idea del commissario è quella di un progetto integrato con l’isola di Ventotene, partners europei e euromediterranei su tre assi: storico culturale, naturalistico ambientale ed europeo. Per non dimenticare la storia del luogo si immagina un’iniziativa europea sui luoghi di confino: “Pensiamo a un centro, nella suggestiva struttura del Panoptikon, espositivo e museale della storia del carcere e dell’isola, di alta formazione e di ricerca”, ha detto. Per la parte legata all’ambiente, il commissario si è già confrontato con l’Ispra, con il Consorzio delle università del mare e l’osservatorio a Ventotene sugli uccelli migratori. E sono stati già avviate interlocuzioni con il Comune, le associazioni, le istituzioni – come l’Istituto europeo di Firenze, Eunic, l’Unione per il mediterraneo e Undp, le fondazioni Prima e Anna Lindt, la rete Ponza Prima Euromed, la rete Nice ed altri.
“Mi sono convinta – ha detto Silvia Costa – anche alla luce di questi incontri, che le iniziative per S. Stefano-Ventotene devono tradursi in un progetto integrato fra le due isole, ma aperto a una vocazione euromediterranea, focalizzata sulle specificità storico-culturali e naturalistico-ambientali. A questo proposito, sono molto felice che il Sindaco di Ventotene abbia assunto l’iniziativa, con me condivisa, di presentare richiesta perché il Comune di Ventotene ottenga l’European Heritage Label, il prestigioso marchio europeo del patrimonio culturale come luogo simbolico della creazione dell’Europa attuale”. Nel corso del tavolo istituzionale di oggi, il Commissario Costa ha anche lanciato la proposta al sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro, di un gemellaggio con l’isola di Lampedusa, in risposta al vile sfregio alla porta d’Europa. Un’idea che è subito stata approvata dal sindaco.