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Gita al faro, il festival letterario che porta gli autori a Ventotene e la trasforma nell’isola delle storie

Il festival letterario ‘Gita al faro’ regala storie sempre nuove. Un’estate dopo l’altra dal 2012 sull’isola di Ventotene vengono chiamati scrittrici e scrittori in una vera e propria residenza letteraria. Gli autori ospiti presentano un loro libro e, dopo aver trascorso alcuni giorni sull’isola, scelgono da quale punto di vista raccontare una storia. E così, ogni anno, in modo sorprendente Ventotene si trasforma nell’isola delle storie.

L’idea nasce dall’entusiasmo di donne ostinate e convinte dell’importante ruolo della scrittura. Non è un caso, visto che la prima a essere confinata a Ventotene fu proprio una donna, Giulia, figlia unica dell’imperatore Augusto. E di una grande scrittrice è anche il romanzo che dà il titolo alla manifestazione: Virginia Woolf. L’obiettivo di Gita al faro è sempre lo stesso, come ha spiegato più volte la direttrice artistica del festival Loredana Lipperini: “Cercare di restituire quanto Ventotene dà, in termini di memoria, storia, natura”. Francesca Mancini, Laura Pesino e Vania Ribeca, ideatrici del festival, con il libraio Fabio Masi dell’Ultima Spiaggia, coltivano il sogno Gita al Faro: invitare “un coraggioso drappello di militanti della letteratura” a scoprire l’isola e a scrivere un inedito ispirato a questo luogo.

Negli ultimi anni un focus particolare è stato dedicato al settecentesco carcere borbonico di Santo Stefano, per la cui salvaguardia l’Associazione per Santo Stefano in Ventotene, promotrice del festival, è impegnata da anni. Durante l’ultima edizione sono stati presentati infatti il secondo e il terzo volume della collana 99celle, a cura della nostra Associazione ed edita da Ultima Spiaggia, dedicata alla storia dell’isolotto a un miglio dall’isola madre. “Fuga da Santo Stefano” del giornalista del Messaggero di Latina Vittorio Buongiorno racconta le storie di chi è evaso dal penitenziario che viene definito da molti la Alcatraz italiana. “Uccidi il tiranno” di Pier Vittorio Buffa, Bruno Manfellotto Anthony Santilli ripercorre invece le vicende di tre attentatori rinchiusi nell’ex ergastolo di Santo Stefano: Acciarito, Mariani e Zaniboni.

Gli ospiti del festival, che ha come partner Intesa Sanpaolo e che quest’anno si è svolto sull’isola dal 19 al 22 giugno, l’ultima sera leggono i loro racconti nel giardino comunale di Ventotene, alla luce del faro, accompagnati dal pianista e compositore Matteo Rossi.  Annalisa Camilli ha rievocato per l’occasione la storia di Gaetano Bresci l’anarchico italiano regicida di Umberto I. Giulia Caminito, fa un omaggio a Fabrizia Ramondino, che nel libro ‘L’isola riflessa’ aveva raccontato Ventotene partendo dalle impressioni di un soggiorno personale per giungere alla storia del luogo e di chi l’ha vissuta. Gaja Cenciarelli in un racconto ironico e personale ricorda sua zia, che si chiama Isolina. Veronica Galletta sceglie il punto di vista di una bambina mentre Fabio Genovesi regala al pubblico e all’isola un ricordo molto intimo, quello di suo nonno.  Teresa Radice&Stefano Turconi fanno al festival un dono speciale: 8 tavole realizzate in pochissimi giorni che raccontano di un volo incantato.

 

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A scoprire l’isola, prima dei sei scrittori di quest’anno, sono stati autori di best seller, vincitori dei più importanti premi letterari ma anche esordienti: Stefano BartezzaghiStefania AuciNicola LagioiaMichela MurgiaMaurizio De GiovanniZerocalcare e molti altri. Gli inediti vengono raccolti e pubblicati, ogni anno, all’interno di un volume dal titolo “L’isola delle storie”, edito sempre da Ultima Spiaggia. Nel 2022 sono stati pubblicati in un unico volume gli oltre 60 racconti composti nei primi dieci anni del Festival.

Author: Giulia

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