La rete composta dai 21 partner che sostengono attivamente il progetto di recupero dell’ex carcere di Santo Stefano si è confrontata sul futuro del progetto nell’incontro che si è tenuto presso la Biblioteca Nazionale di Roma il 16 gennaio 2023. Tra questi anche la nostra Associazione che ha condivisole le proprie idee e attività con gli altri partner e con i rappresentanti delle otto amministrazioni che compongono il Tavolo Istituzionale Permanente, insieme a Invitalia, soggetto attuatore.
Il presidente Guido Garavoglia ha riassunto le iniziative svolte o in corso di svolgimento su incarico del Commissario straordinario, finalizzate ad ampliare la documentazione che dovrà alimentare il percorso museale espositivo dell’ex carcere: “Nel 2021, una ricognizione del patrimonio archivistico e bibliografico su Santo Stefano allo scopo di valutare l’entità e l’importanza del materiale conservato in numerosi archivi e biblioteche italiane, l’elaborazione di dieci storie di detenuti e sette trascrizioni di interviste contemporanee a testimoni ancora viventi delle vicende legate all’ex ergastolo. E nel 2023, la redazione di tre storie inedite riguardanti gli attentatori Acciarito, Mariani e Zaniboni, reclusi a Santo Stefano in epoche diverse e una ricerca sulle politiche sociali e il controllo della dissidenza politica nel Regno di Napoli e nel Regno delle Due Sicilie tra la metà del XVIII secolo e l’unità d’Italia, con particolare riferimento agli anni del popolamento forzato di Ventotene e alla costruzione del carcere di Santo Stefano”. Garavoglia ha poi annunciato l’inaugurazione, tra pochi mesi, di una collana di pubblicazioni su singoli temi riguardanti la storia del carcere, in collaborazione con la casa editrice Ultima Spiaggia di Ventotene e ha ricordato il Festival letterario “Gita al faro”, che nel giugno 2023 giungerà alla dodicesima edizione: “È un esempio di residenza artistica per scrittrici e scrittori che potrà, una volta ultimati i lavori di recupero, rientrare nel programma di attività coordinato dal futuro ente di gestione del Progetto Santo Stefano”.
Pier Vittorio Buffa, segretario della nostra Associazione, ha aggiunto una riflessione: “In questi ultimi due anni è stato fatto davvero tanto per il recupero del vecchio ergastolo. Adesso ho una forte preoccupazione e una speranza. La preoccupazione è che il processo innescato da una gestione forte e dinamica della Commissaria subisca una battuta d’arresto di natura essenzialmente politica. La speranza è che invece l’attuale Commissaria venga confermata in modo da dare continuità alla sua azione. E spero che questo accada perché condurre in porto il progetto di Santo Stefano vuol dire conservare e sviluppare un pezzo di memoria del nostro paese e dare maggior forza al ruolo di luogo simbolo dell’Europa dell’arcipelago ventotenese. Memoria ed Europa sono valori che non hanno colore politico, per questo ho speranza”.
Dopo il discorso introduttivo di Silvia Costa, si è tenuta l’esposizione di progetti, iniziative, esperienze, studi e
ricerche che andranno ad accrescere i contenuti del futuro polo multifunzionale culturale che nascerà nel 2026, a conclusione dei lavori in corso. Un lavoro di raccordo che confluirà nel patrimonio della futura fondazione di partecipazione, ente gestore del bene culturale, il cui iter è stato già avviato su impulso della Commissaria, con la sottoscrizione lo scorso settembre dell’accordo di valorizzazione da parte di ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Ventotene e Agenzia del Demanio.
Numerosi e diversi tra loro i progetti: dal Centro Europeo di studi sul diritto della pena, con RomaTre, diretto da Marco Ruotolo, Ordinario di diritto costituzionale, che promuove la ricerca e la formazione sui temi connessi all’esecuzione penale, al Triquetra progetto europeo per il monitoraggio del contesto geologico del patrimonio culturale, introdotto da Maria Sabrina Sarto, prorettrice Sapienza e da Salvatore Martino, associato Scienze della Terra e da Antonio Ferrandes di Scienze della Antichità dello stesso ateneo. E ancora Conisma, la rete delle 35 università del mare con la quale si è avviata la realizzazione dell’esperienza immersiva di visita ed esplorazione del mare circostante Santo Stefano tramite tecnologie quali realtà aumentata e altre ancora progetto guidato da Giovanni Fulvio Russo della Parthenope; Ispra e Convenzione di Bonn, con cui, grazie anche al lavoro di Ferdinando Spina, è stato lanciato l’Atlante delle migrazioni ornitologiche, insieme al Museo ornitologico di Ventotene; e le prestigiose collaborazioni con l’Associazione delle Istituzioni di Cultura italiane guidata da Valdo Spini che raggruppa oltre 150 realtà attive in Italia.
“Abbiamo avuto la conferma che la nostra fosse una giusta visione, quella che fin dall’inizio ho condiviso con tutte le amministrazioni sottoscrittrici del Contratto Istituzionale di Sviluppo, ovvero di lavorare con un metodo circolare, che permettesse non solo portare avanti i lavori per il recupero dell’ex carcere, ma anche avviarne la creazione dei contenuti
attraverso dei rapporti continuativi con le più accreditate istituzioni del mondo accademico, scientifico, culturale ambientale, italiano ed europeo e mediterraneo – ha detto Silvia Costa – Gli esiti di questa riunione dimostrano che questo è un progetto in cui autorevolissime istituzioni credono, pensano di poter fare di Santo Stefano un campus europeo aperto; ed è la
dimostrazione che il progetto deve andare avanti”.
Nel corso dell’incontro sono stati anche presentati i cluster in cui si possono raggruppare i partenariati:
(Nella foto: Alcuni partecipanti all’incontro tenutosi presso la Sala Macchia della Biblioteca Nazionale Centrale. In prima fila da sinistra Marco Ruotolo, Prorettore RomaTre, Fiorenza Taricone, Prorettrice Unicassino, Guido Garavoglia, Associazione Santo Stefano Ventotene onlus, Lucia Ceci, Prorettrice Tor Vergata, Rita Biasi, Associato Università della Tuscia, Paolo Vitti Europa Nostra, Alfredo De Risio docente Lumsa, Patriza Bertini Magarini Prorettrice Lumsa e Stefano Campagnolo, Direttore Biblioteca Nazionale Centrale)