Il 26 gennaio 2021 si รจ tenuta una riunione del Tavolo istituzionale permanente, convocato da Silvia Costa, Commissario straordinario del governo per il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ex ergastolo di Santo Stefano in Ventotene.
I temi all’ordine del giorno sono stati:
โRingrazio per la fiducia il Governo, in particolare il ministro Franceschini e il sottosegretario Fraccaro per il rinnovo del mio mandato che ci consente di proseguire con costanza nelle attivitร messe in campo per il progetto di recupero e di rifunzionalizzazione dellโex carcere di Santo Stefano. Ricordo che si tratta di un Progetto integrato con lโisola di Ventotene, giunto a una fase cruciale considerando il cronoprogramma, nonchรฉ i termini entro i quali bisogna assumere impegni giuridicamente rilevanti (il 31 dicembre 2021), inclusa lโaggiudicazione del concorso internazionale per il progetto complessivoโ. Silvia Costa ha scelto queste parole di gratitudine e determinazione per introdurre la riunione.
Giampiero Marchesi ha illustrato in punti la relazione annuale da presentare al Comitato interministeriale per la programmazione economica, dando conto degli avanzamenti conseguiti dalla delibera del 2016 che finanziava il progetto ma sottolineando soprattutto le attivitร svolte nel 2020. Ha ripercorso tutti i principali passaggi: dalla nomina del Commissario di Governo, Silvia Costa (nel gennaio 2020) e successivamente del Responsabile Unico del Contratto (Ruc), il Contratto Istituzionale di Sviluppo รจ di fatto diventato operativo, accelerando gli interventi, grazie al coordinamento e all’impulso del Commissario.
La relazione analizza un anno di lavoro, portato avanti nonostante la pandemia e le difficoltร logistiche del luogo, racconta la messa in sicurezza di alcune porzioni dellโex carcere e dellโapprodo della Marinella attraverso i lavori โdi somma urgenzaโ, lโavvio dellโiter di approvazione del progetto di rifunzionalizzazione degli approdi, la messa a punto con metodo partecipativo del coinvolgimento delle parti istituzionali e sociali che farร parte integrante dello studio di fattibilitร disponibile entro febbraio 2021, lโavvio dellโiter del concorso di progettazione propedeutico al progetto di completamento e di valorizzazione dellโintero complesso carcerario e, infine, lโavanzamento delle opere necessarie a garantire la realizzazione e la gestione delle opere di urbanizzazione primaria dellโisola di Santo Stefano, seguendo modalitร innovative e sostenibili.
Giampiero Marchesi ha comunicato poi che non potrร proseguire nel suo incarico perchรฉ nominato Commissario straordinario di Governo per la ZesโJonica e ha passato ufficialmente le consegne allโingegnere Luigi Guerci, coordinatore al Nuvec dellโArea supporto e accompagnamento per lโaccelerazione di programmi e interventi della politica di coesione comunitaria e nazionale e verifiche di efficacia che assumerร a breve lโincarico di Responsabile unico del Contratto istituzionale di sviluppo di Santo Stefano in Ventotene.
Ha preso poi la parola la Soprintendente Paola Refice con la sua informativa in merito allโampliamento delle tutele sulle parti di proprietร pubblica, privata e sulla parte archeologica dellโisola di SantoโStefano. Refice ha confermato che l’idea di sottoporre a tutela tutte le strutture afferenti al carcere presenti sullโisola ha l’obiettivo di riconoscere il sistema della cittadella carceraria come un unicum e di dargli anche un valore storico-testimoniale perchรฉ si ritiene che vada tutelato in quanto organismo architettonico, formato da diversi edifici che nel tempo sono andati a costituire un unico complesso. Secondo Refice, seppur con caratteristiche architettoniche definibili minoritarie rispetto allโimpianto di fondazione, oggi anche le altre costruzioni afferenti al sistema carcerario costituiscono un’importante testimonianza storico-culturale, che racconta lโevolversi dellโidentitร del luogo attraverso i secoli e attraverso i cambiamenti della societร civile.
Gli esperti incaricati dal Commissario (Rita Biasi, dell’Universitร della Tuscia, Stefano Baia Curioni, dell’Universitร Bocconi di Milano, Francesco Collotti, dell’Universitร di Firenze, Marco Causi, dell’Universitร Roma Tre con Alessandro Leon ed Elena Alessandrini dellโAssociazione Economia della Cultura) hanno presentato giร il 18 dicembre scorso un Documento strategico per illustrare la vision e il concept, le funzioni di valorizzazione e gli interventi proposti perย il recupero del carcere.
Il professore Leon ha illustrato nell’ultima riunione del Tavolo istituzionale permanente le parti relative alla governance e alla sostenibilitร economico-finanziaria, avvalendosi di analisi, di calcoli e di previsioni, evidenziando possibili variabili e tenendo conto di diverse prospettive temporali e di azione che il progetto potrร produrre nel medio e lungo periodo. E non dimenticando di considerareย i vari target di frequentatori nei diversi periodi dellโanno, proponendo soluzioni innovative per consentire la destagionalizzazione del turismo culturale dell’arcipelago Santo Stefano – Ventotene.
Lโingegnere Enrico Fusco di Invitalia ha dato conto dei lavori โin somma urgenzaโ, da poco ripresi sullโisolotto di Santo Stefano e poi interrotti a causa del Covid, che ha messo in stato di emergenza anche lโisola di Ventotene, e delle condizioni meteomarine avverse. โMa i lavori sono ripresi e ad oggi siamo intervenuti sui pilastri del piano terra e su una delle due torrette di osservazione del cortile – ha raccontato – A breve proseguiremo con i pilastri del primo piano e con la seconda torrettaโ.
L’ingegnere Tatiana Campioni ha illustrato a proposito degli interventi di urbanizzazione primaria tutte le interlocuzioni collegiali (portate avanti cioรจ dalla struttura commissariale, da Invitalia e dalle parti interessate) intercorse con Enel per lโapprovvigionamento energetico, con Acqua Latina per quello idrico, con il Consorzio Rifiuti Zero per lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti a Ventotene, conโAcea per trovare soluzioni innovative per il rifiuto organico e per valutarne di nuove per le acque reflue, con Cobul per il progetto governativo della banda ultralarga esteso alle piccole isole e, infine, con Infratel per la possibile posa in opera di un cavo sottomarino che colleghi la terraferma a Ventotene e, in un secondo tratto, Ventotene a Santo Stefano.
โIl primo stralcio del piano di comunicazione e promozione, approvato nella scorsa riunione del Tavolo – ha detto Cristina Loglio – include sette azioni da svolgersi entro il prossimo mese di giugno, tutte mirate a far conoscere in Italia il progetto e ad accrescere nella popolazione locale la motivazione per divenirne sempre piรน soggetti attivi”. In particolare, le azioni giร avviate in questo senso sono: la convenzione con l’agenzia stampa AgCult che elabora e diffonde sistematicamente le notizie riguardanti i lavori di recupero e rifunzionalizzazione dell’ex carcere e gli accordi in definizione per arricchirne l’offerta culturale; la creazione di un Infopoint, che accoglierร tra poche settimane chi sbarcherร a Ventotene; uno spazio allestito in locali del Comune e animato dalla Pro loco, dove scorreranno immagini e saranno esposte foto e notizie sull’andamento dei lavori e sulla possibilitร di visita al cantiere; la mostra fotografica che ha catturato le immagini di Santo Stefano prima dell’inizio dei lavori in somma urgenza che รจ in fase di ultimazione e aprirร al pubblico all’inizio di marzo in una sede romana (se le restrizioni per il contenimento della diffusione del virus lo permetteranno).
Cristina Loglio ha raccontato che verso il mese di aprile sarร possibile guardare le videotestimonianze, raccolte grazie alla partecipazione di alcuni anziani di Ventotene che conservano diretta memoria del complesso carcerario e della vita che vi si svolgeva. E ha ricordato che grazie agli accordi sottoscritti o in trattativa con la Biblioteca nazionale centrale di Roma, con la Direzione generale Archivi del Mibact e del Dap, un team di archivisti e studiosi sta affrontando una prima ricognizione dei documenti ancora disponibili riguardanti la storia del carcere, dalla sua ideazione alla chiusura, nel 1965. In agenda, tra le iniziative da organizzare, appena le condizioni meteo consentiranno, anche la visita di una delegazione di giornalisti per un sopralluogo. Infine, due eventi pensati per informare sui lavori e sull’evoluzione del progetto: un workshop rivolto alla popolazione locale, che avrร luogo online il prossimo 18 febbraio, e un convegno pubblico a Roma, in coincidenza con il lancio dell’invito a presentare manifestazione d’interesse per il Concorso internazionale di progettazione.